Renato Filippelli

dai fatti al web

Archivi magnetici

“…Allora, come riempire i tanti megabyte concessi dal mio provider? …Pensoso guardavo le scatole, e le scatole sovrapposte sugli scaffali, gli appunti sul tavolo, il computer la cui scrivania era anch’essa costellata di programmi, archivi, gadgets e invenzioni, il cestino (non alludo più a quello del computer) e il suo contenuto, disegni tracciati nel corso di telefonate distratte (telephone drawing), la mensola del camino ricolma degli autori necessari in quel momento, ecc. tutto considerato era la risposta al problema. Avevo in effetti già visto siti dove un’immagine o parte di essa vi prende per condurvi da qualche parte, e intendevo fare la stessa cosa, sarebbe stato sufficiente cliccare su un elemento, un cassetto, una scatola, un posacenere, e avrei fatto vedere quello che celava. Con l’entusiasmo del neofita, mi lanciai in questo inventario senza ordine e senza cronologia, e, naturalmente un’idea rinviava a un’altra, presto mi ubriacai di ipertesto…”

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